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lunedì 17 dicembre 2012

Osservazioni alla VAS del PRP del geologo F. Mascioli










Regione Abruzzo

OSSERVAZIONI ALLA PROPOSTA DI RAPPORTO AMBIENTALE (VAS)

DEL PIANO REGOLATORE PORTUALE
PORTO CANALE DI PESCARA





(pubblicata sul B.U.R.A. n. 25 del 02.05.2012)
Francavilla al Mare, 22 giugno 2012












Geol. Francesco MASCIOLI
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Spazio riservato agli Uffici





INDICE


INTRODUZIONE..............................................................................................................
pag.
3
OSSERVAZIONE alla tematica “5.1.3 Sistema spiaggia e fondali antistanti”..................................................................................................................

3
Dati carenti.......................................................................................................................

3
Morfodinamica costiera.............................................................................................

3
Trasporto fluviale e sedimentazione avanporto.........................................................

4
Dati contraddittori...........................................................................................................

5
Trasporto solido litoraneo.........................................................................................

5
Evoluzione settore meridionale..................................................................................

5
OSSERVAZIONE alla tematica “5.1.4 Suolo e sottosuolo”.....................

6
OSSERVAZIONE DI CARATTERE GENERALE...........................................................

7
CONCLUSIONI.................................................................................................................

7

INTRODUZIONE
Le osservazioni qui illustrate attengono il Quadro conoscitivo e l'Analisi degli impatti e valutazione delle alternative del Rapporto Ambientale, più precisamente gli argomenti all'indice denominati:
-                    “5.1.3 Sistema spiaggia e fondali antistanti”;
-                    “5.1.4 Suolo e sottosuolo”;
e di carattere generale.  

Osservazione alla tematica “5.1.3 sistema spiaggia e fondali antistanti”
Dati carenti
Morfodinamica costiera
E' necessario rappresentare la morfodinamica costiera, considerando le variazioni della spiaggia tra il 1999 e il 2012, strettamente correlate ai numerosi interventi eseguiti (opere di difesa, opere portuali, ripascimenti). I dati occorrenti a questa tipologia di studio sono disponibili in notevole quantità di fonti cartografiche e fotografiche nonché nella letteratura scientifica.
La valutazione del comportamento della linea di riva riportata a pagina 90... “Al momento la linea di riva a Nord del porto canale risulta in avanzamento, mentre quella a Sud, dalla realizzazione del porto turistico a metà degli anni 80, risulta in lieve arretramento (GNRAC, 2006)” non è supportata in maniera soddisfacente dal riferimento bibliografico. L'articolo menzionato (che, per correttezza formale andrebbe citato come AA.VV., 2006) non riporta un'analisi morfodinamica delle spiagge con approfondimento adeguato all'opera in progetto, ma costituisce una nota, a scala regionale, sullo stato dei litorali abruzzesi. E' altrettanto necessario dettagliare l'analisi della variazione della linea di costa nel periodo 1974 – 1995.
Infatti le figure presenti nel rapporto non risultano sufficienti ad analizzare in maniera esauriente i processi di variazione della linea di costa, in quanto caratterizzate da una scarsa risoluzione temporale data dal confronto di sole tre linee di costa per un intervallo di oltre 35 anni. Inoltre, la figura tratta dal medesimo articolo evidenzia un avanzamento della spiaggia a sud del porto negli anni tra il 1974 e il 1995, e un lieve arretramento tra il 1995 e il 1999; pertanto la figura non soddisfa l'analisi della dinamica attuale, al momento della redazione del Rapporto Ambientale, essendo l'ultimo dato impiegato risalente a oltre 12 anni fà.
La valutazione della dinamica delle spiagge a nord e sud del porto necessita di integrazioni e di ulteriore sviluppo mediante indagini più approfondite ed elaborate su dati più aggiornati. L'assenza o l'analisi incompleta della variazione della linea di costa non consente un'adeguata valutazione degli effetti delle nuove strutture sulla dinamica costiera, in particolare sui processi di avanzamento/arretramento della linea di costa. Tale carenza espone al rischio di scelte progettuali che potrebbero innescare nuovi processi erosivi delle spiagge a nord e sud del porto, con conseguenti potenziali rischi e disagi per strutture e infrastrutture. 

Trasporto fluviale e sedimentazione avanporto
La sedimentazione dell'avamporto è imputata al trasporto solido costiero e, in subordine, al trasporto solido del fiume Pescara, come descritto a pagina 99 e 100:
- “…... L’area delimitata dalla diga foranea (avamporto) è soggetta a sedimentazione prevalentemente a causa del trasporto solido costiero.”
- “…... L’avamporto, delimitato verso il largo dalla diga foranea e verso est dal molo di levante e dal porto turistico, subisce un fenomeno di interrimento causato principalmente dal trasporto solido proveniente da ovest poiché quello proveniente da est viene intercettato quasi completamente dal porto turistico prima di arrivare nella zona protetta dalla diga. Ovviamente l’interrimento dell’avamporto in parte è anche dovuto al materiale trasportato dal Pescara in occasione di eventi di piena, anche se si ritiene che il trasporto solido del Pescara sia contenuto a causa dei numerosi sbarramenti presenti lungo l’ asta fluviale.”
- “...... Per quanto riguarda il trasporto solido del Pescara non risulta che siano stati mai effettuati studi e/o misure rivolte alla sua quantificazione e caratterizzazione in termini granulometrici.
Nel merito si ritiene indispensabile approfondire la quantità del trasporto solido fluviale, poiché l'assenza di dati scientifici quantitativi non permette di escludere (o ritenere secondario) il contributo del trasporto fluviale all'interramento dell'avanporto, anche alla luce della forte sedimentazione che interessa il porto canale testimoniante comunque un forte processo di deposizione.
L'assenza di dati attendibili relativi alla quantità e alle caratteristiche del carico solido fluviale non consente di valutare il rischio di potenziali processi di deposizione del sedimento fluviale forzato sulle spiagge adiacenti il porto, processo più volte richiamato e ipotizzato nel corso del Rapporto Ambientale, connesso alle scelte progettuali, con conseguente insabbiamento dei bacini portuali e contaminazione delle spiagge.

Dati contradditori
Trasporto solido litoraneo
La valutazione riportata a pagina 99 “….il trasporto solido longitudinale netto è mediamente diretto da ovest verso est” contrasta con la figura 57 ove la corrente litoranea prevalente indicata ha direzione SE-NW.
Nel merito si evidenzia la necessità di studi più approfonditi per definire, in modo inequivocabile, il senso (o sensi) del trasporto solido litoraneo; condizione indispensabile per procedere alle scelte delle opere attinenti i processi di erosione, trasporto e sedimentazione lungo il litorale.

Evoluzione settore meridionale
L'evoluzione riguardante il settore meridionale, a pagina 91, è così descritta:
- “ ….....il porto turistico, che intrappola i sedimenti portati verso nord-ovest dalla corrente di fondo, determinando il progressivo insabbiamento del settore meridionale della struttura portuale, l’espansione della spiaggia adiacente ma un arretramento delle spiagge a sud anche se protette da barriere”.
- “….... Infatti alla luce dei risultati ottenuti nel presente lavoro, l’origine della discontinuità della linea di costa che si osserva nella planimetria tra la costa posta ad est ed a ovest della foce fluviale sia da imputare al fatto che il materiale solido trasportato dal Pescara veniva, e viene tuttora, “forzato” dalle onde provenienti dal I quadrante, ad alimentare prevalentemente il litorale posto ad est della foce.
Tale teoria non si pone in coerenza con l'attuale situazione: infatti, considerato che la sedimentazione a sud è legata all'apporto fluviale forzato verso sud, non è chiaro il motivo per cui il processo di sedimentazione persista nonostante la presenza di diga foranea (barriera al moto ondoso proveniente da NE) e avamporto (barriera al trasporto sedimenti) e nonostante il fiume non trasporti sedimento significativo per la morfodinamica della spiaggia sia in termini quantitativi che granulometrici. Inoltre, studi recenti e lo stesso Rapporto Ambientale sottolineano che il trasporto solido fluviale sia deviato verso i settori settentrionali per effetto della diga foranea (cfr. pag. 91).
Poiché gli aspetti morfodinamici e morfoevolutivi del settore meridionale del porto non sono sufficientemente sviluppati, in quanto le cause di sedimentazione/erosione manifestano incoerenza nel corso della relazione ambientale, è importante chiarire se la sedimentazione è dovuta al trasporto solido litoraneo proveniente da SE, ai sedimenti fluviali del Pescara forzati verso SE o dalla convergenza del trasporto solido verso l'area portuale, come ulteriormente affermato a pagina 99.
Ai fini di detto chiarimento, si evidenzia che i processi di sedimentazione a sud di strutture costiere sono evidenti anche in altri settori della costa abruzzese distanti da foci fluviali (porto di Giulianova).

OSSERVAZIONE alla tematica “5.1.4 Suolo e sottosuolo”
Necessita approfondire e focalizzare l'attenzione sulle caratteristiche della successione quaternaria (continentale e marina), per nulla trattate nell'inquadramento generale. Infatti, come ampiamente illustrato nella letteratura scientifica esistente, l'area costiera pescarese è imposta su una successione di sedimenti continentali, di transizione e marini quaternari, sovrastante una più antica successione terrigena plio-pleistocenica.
Necessita, inoltre, integrare lo studio con la più recente bibliografia scientifica internazionale sull'evoluzione geologica e geomorfologica dell'area pescarese e, più in generale, delle aree di foce fluviale in ambienti interessati da sollevamento quaternario. Infatti, alla luce della numerosissima letteratura esistente e della cartografia fornita dall'Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale ISPRA (Progetto CARG – Foglio 351 “Pescara”), i limiti litologici disegnati in Carta Geolitologica non sembrano realistici e possibili, in quanto non coerenti con le dinamiche erosivo/deposizionali tipiche di tali ambienti.
Oltretutto, data l'estrema variabilità delle caratteristiche litostratigrafiche e la tipologia di intervento, occorre che lo studio e conseguentemente i prodotti cartografici e sezioni siano caratterizzati da un dettaglio superiore.
Trattandosi di un'opera costiera, la cartografia geologica va estesa all'area sommersa, senza soluzione di continuità tra le terre emerse e sommerse.
La sezione geolitologica non è coerente con quanto riportato nella carta geolitologica, in quanto non coincidono i limiti tra le diverse litologie; nella stessa mancano tutte le indicazioni sui depositi marini olocenici di spiaggia sommersa e piattaforma continentale prossimale, che costituiscono i terreni di fondazione della maggior parte delle opere in progetto.
Ad integrazione dello studio, necessitano le caratteristiche geomorfologiche dell'area, con descrizione dei processi di ambiente fluviale, di spiaggia, marini e antropici.
Il persistere di dette carenze espone ai rischi di errata interpretazione delle caratteristiche litostratigrafiche dei terreni di fondazione delle opere, nonché una errata valutazione delle dinamiche evolutive.

OSSERVAZIONE DI CARATTERE GENERALE
Occorre indicare i riferimenti bibliografici relativi alla letteratura citata nel Rapporto Ambientale, per consentirne il reperimento e la consultazione.

CONCLUSIONI
In presenza delle suddette carenze e contraddizioni si è impossibilitati ad eseguire:
-   la corretta e completa valutazione dell'impatto delle opere previste dal P.R.P. sulle coste adiacenti e stima dei fenomeni di insabbiamento dei nuovi bacini portuali;
-   la corretta fattibilità e progettazione delle strutture in funzione delle caratteristiche geologiche dei terreni di fondazione, emersi e sommersi.
L'incompletezza e le contraddizioni del Quadro conoscitivo non permettono osservazioni sull'impatto delle soluzioni progettuali proposte nel Rapporto Ambientale del Piano Regolatore Portuale. 






giovedì 13 dicembre 2012

Il dragaggio/ 9 : finalmente, ci siamo




13 dicembre 2012: 

L'iter del bando di gara per il dragaggio di 200.000 mc del porto di Pescara, vinto dalla ditta SIDRA di Roma con un ribasso del 22% sul prezzo asta di 13milioni e 100.000 euro, si è definitivamente concluso con l'approvazione odierna alla Camera dei Deputati del Decreto Sviluppo, preparato dal dimissionario Governo Monti, che comprendeva  anche il dragaggio del porto di Pescara.

Dalle notizie che ci sono pervenute, la SIDRA, che già 6 anni fa effettuò il ripascimento dei litorali abruzzesi (quando in occasione del ripascimento del litorale di Pescara sud, affondò una vongolara che andò a cozzare sui tubi di ferro già posizionati allo scopo e morì uno dei membri dell'equipaggio), effettuerà il dragaggio mediante l'aspirazione della sabbia e dei fanghi del porto con lo stesso sistema cioè aspirandoli e mettendoli dentro la stiva della grossa nave, che stazionerà fuori dal porto.
Secondo l'assegnazione del bando, la nave provvederà poi a portarli in un sito di stoccaggio in Belgio.

Ma il  punto ancora non ben definito è: il dragaggio sarà fatto anche nel bacino vecchio, che è l'area più bisognosa e dove avvengono tutte le operazioni di rifornimento, scarico del pescato, imbarco e sbarco delle reti, etc..., oppure solo nell'avamporto e nella canaletta (che non ne ha bisogno urgente), come concordato in precedenza fra l'Ass. Armatori e la Capitaneria  ?


Bacino vecchio




Canaletta

Avamporto

Rimane il fatto che comunque i 200.000 mc. non sono sufficienti a riportare le profondità all'interno del porto a livelli ottimali, visto che secondo noi ci sarebbe bisogno di un dragaggio generale di 500.000 mc. non essendo stato fatto da un ventennio, tranne che per la "spolverata" effettuata nel 2008.

Le operazioni cominceranno dopo le festività di inizio 2013.