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mercoledì 2 agosto 2017

L'Amministrazione D'alfonso avvia i lavori del PRP (ridotto)

Il titolo dell'articolo del quotidiano Il Centro del 30.07.2017
Come dovrebbe essere il PRP modificato, secondo il quotidiano Il Centro.
Nel riquadro sotto, al centro, il Governatore D'alfonso, alla sua destra l'ex- vicesindaco, Enzo Del Vecchio, a sinistra il comandante in seconda della CP, Macrì. 
Sopra, il testo dell'articolo.
Nella foto gli "aficionados" di D'alfonso: da sinistra Massimo Camplone, Riccardo Lacchè Padovano (nomen omen), Mimmo Grosso, e all'estrema destra Tonino Collini.




Questo il nostro commento all'articolo de Il Centro:

Pescara, domenica 30 luglio 2017

Egregio Direttore,
leggo oggi sul suo quotidiano che l’Amministrazione D’alfonso procederà velocemente con i lavori per il nuovo assetto del porto di Pescara, come (non completamente) previsto dal PRP.
Ma l’impressione nostra (mia e degli illustri tecnici che mi accompagnano) è che l’Amministrazione ha deciso di correre verso il disastro completo piuttosto che verso una soluzione di buon senso come previsto nella nostra Proposta alternativa al PRP

Abbiamo per tempo contestato, fin dal 2009 (dopo essere venuti a conoscenza del progetto),  insieme ai pescatori, i molti difetti di esso, riuscendo purtroppo solo a farne eliminare la darsena ad essi riservata. 

Ma restano gli altri suoi difetti: innanzitutto la grande quantità di dragaggi che saranno necessari, dopo i primi 3 o 4 anni, per mantenere puliti ed efficienti sia il fiume deviato sia il nuovo bacino commerciale (qui non posso ripetermi per mancanza di spazio ma chi vuole può documentarsi sul blog www.portodipescara.blogspot.com ). 

Per non prendersi carico della vecchia storica annuale manutenzione di 30.000 mc, l’Amministrazione D’alfonso condannerà lo scalo ad una enorme quantità di dragaggi, per cui non si troveranno nè spazi né risorse sufficienti. 

Per non parlare della estrema mancanza di sicurezza all’ormeggio sia nel fiume deviato riservato ai pescherecci, in cui si infilerà facilmente la risacca da levante, sia in gran parte delle banchine del bacino commerciale, esposte al moto ondoso da levante-scirocco. 

Dulcis in fundo, gli ingressi difficilissimi e pericolosi in caso di burrasche, sia dal I che dal II  quadrante della Rosa dei venti, prevalenti nei paraggi. 

Sono necessari molti scongiuri per il futuro del porto.

Cordiali saluti,
                                

                                                                                  Antonio Spina

                                                                                  Portavoce dell’ex-Comitato Portodipescara