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mercoledì 21 maggio 2014

Consiglio Straordinario Comunale sul Piano Regolatore Portuale


Il Tempo.it

21/05/2014 06:09
Sul porto il Consiglio straordinario si squaglia
PESCARA Niente ok dell'aula all'intesa fra Comune e Direzione marittima sul Piano regolatore portuale. Il Consiglio è saltato dopo due tentativi e tante baruffe dialettiche, mancando il numero...

il capogruppo della destra Armando Foschi,
ha raccolto le firme per indire il Consiglio Comunale Straordinario

PESCARA Niente ok dell'aula all'intesa fra Comune e Direzione marittima sul Piano regolatore portuale. Il Consiglio è saltato dopo due tentativi e tante baruffe dialettiche, mancando il numero legale per discutere il documento e la colpa è del centrodestra. Che dopo aver fatto fuoco e fiamme per approvare l'intesa con un'assise straordinaria, ha disertato i banchi. E a niente serve gettare la croce addosso all'ostruzionismo del centrosinistra, largamente preventivato. Il presidente del Consiglio comunale Roberto De Camillis aveva bocciato in anticipo la volontà di far svolgere una seduta straordinaria «non essendovi i requisiti di urgenza», ma non è stato ascoltato. Il capogruppo di Fratelli d'Italia-An Armando Foschi aveva raccolto le firme indispensabili (almeno otto) per portare l'intesa in aula. Ma alla prova dei fatti sono stati gli stessi consiglieri di centrodestra a brillare per assenza, appena cinque al momento decisivo. Il Consiglio comunale ha così chiuso i battenti ingloriosamente, così come li aveva aperti cinque anni fa. In sessanta mesi si contano sulle dita di una mano i provvedimenti importanti approvati. L'ultima cattiva azione del Consiglio comunale ha avuto spettatori d'eccezione negli attivisti e candidati del Movimento 5 Stelle, che in tal modo hanno potuto toccare con mano di che pasta sono fatti i loro futuri avversari a Palazzo di Città. E si sono fregati le mani, a cominciare dalla candidata sindaco Enrica Sabatini, per la quale quello di ieri è stato l'ultimo giorno da spettatrice, visto che da lunedì prossimo con ogni probabilità entrerà a far parte dell'assise civica. Al microfono si sono alternati e sgolati Foschi e Di Pietrantonio, Di Nisio e Arcieri, Acerbo e D'Angelo. Quest'ultimo ha gridato tutta la sua rabbia «perché l'unico Consiglio urgente che si doveva svolgere era sul dissesto finanziario del Comune: cinque anni fa abbiamo lasciato 20 milioni di euro di attivo, ora ritroviamo 35 milioni di passivo». Vox clamantis nel deserto dell'aula. A.F.
http://www.iltempo.it/logger/p.gif?a=1.1252258&d=/2.624/2.644


Questo l'articolo de Il Tempo, che racconta come si è arrivati all'archiviazione del PRP (o quantomeno alla sua revisione completa): ma questo dipenderà anche dall'esito del voto alle comunali e regionali di domenica prossima.

Ma in questa sede ci preme mettere a fuoco un articolo precedente sullo stesso quotidiano in cui si parlava del porto come di un: DELITTO PERFETTO. NESSUN COLPEVOLE.

A quell'articolo abbiamo risposto in due tempi. La prima volta è nel primo link: 


Pescara, 21 maggio 2014

Alla cortese attenzione di Carlo Patricelli (Il Tempo.it):

CONSIGLIO COMUNALE STRAORDINARIO

Facendo seguito al commento postato a caldo sul suo articolo e da lei correttamente pubblicato, vorremmo aggiungere quanto di seguito, frutto di ulteriori riflessioni (come oramai avrà capito, l’argomento va sviscerato bene). Lo faremo un po’ per volta.

Il Consiglio Comunale Straordinario di ieri ha praticamente bocciato la ratifica della VAS del PRP. Ed è stata bocciata perché le opposizioni a tale provvedimento di varie forze cittadine sono state forti (hanno capito che il PRP è un documento indecoroso, così come il comportamento in Comune del PD, che l’ha inventato), Così come sono state forti quelle degli altri partiti presenti in Comune e del M5s che ci entrerà.

Ma nell’occasione l’assenza più vistosa è stata quella del presidente degli armatori dei pescherecci del porto di Pescara (frutto di un golpe ?), Mimmo Grosso, che ha sostituito il primo presidente Lucio Di Giovanni e gli altri dirigenti (il vice Romeo Palestino, Guerino D’antonio e Francesco Scordella). 
Il presidente così ci sembra più mobile di una banderuola al vento (come d’altronde il suo vice Giovanni Verzulli, sponsor adesso del candidato sindaco Testa: uomo di D’alfonso, al ballottaggio ?).








a sx il vice-presidente dell’Ass. Armatori Giovanni Verzulli, a dx il presidente Mimmo Grosso

Solo che poi, quando il vento calma, Grosso mette la prua sempre verso il porto iniziale: quello del PD del candidato governatore (è stato lui il “suggeritore del golpe” dentro l’Associazione Armatori, per il fatto che le principali Osservazioni al PRP di Pescara, nato sotto la sua Sindacatura nel 2006, sono state mosse dall’Associazione Armatori del presidente Di Giovanni ?). 
     
Mimmo Grosso deve probabilmente soffrire molto a governare i pescatori, perché sembra piuttosto instabile (ma anche D’alfonso vede oramai gli UFO…):
  • ·         Sabato 3 maggio è andato alla conferenza stampa del M5s (l’unica forza esplicitamente contraria al PRP, oltre a Maurizio Acerbo e Di Nisio) a dire che lui come presidente degli armatori è contrarissimo: erano presenti quasi tutti gli altri armatori dirigenti. D’altronde egli stesso ha firmato NO non lo voglio sul disegno del PRP, come comandante della sua barca, il “Nausicaa”. Le 50 firme dei 50 comandanti dei pescherecci del porto, tutti contrari, furono depositate in Capitaneria a marzo del 2012 e poi allegate alla VAS del PRP, a novembre.

         Questa è la sua:

Il PRP, Piano Regolatore Portuale di Pescara: a sx la darsena pescherecci, al centro il fiume deviato, a dx il bacino commerciale.

  •        Domenica 4 maggio il TGRegionale ha trasmesso un servizio con una sua intervista in cui ha dichiarato invece che non è proprio contrario al PRP (con meraviglia dei pescatori e di chi segue bene la vicenda): ha detto che si può discutere solo la realizzazione della darsena pescherecci.
  • ·         Venerdì 8 maggio ha fatto comunicati stampa ai giornali tuonando contro il PRP e rimandando tutti all’assemblea dei pescatori di giovedì 15 maggio
  • ·         Giovedì 15 maggio non ha detto praticamente granchè in assemblea, forse perché erano presenti il M5s e alcuni uomini di D’alfonso: Sorgentone, a capo di una delle tante “sue” liste civiche, e il consigliere comunale Del Vecchio, PD.
  • ·          Ieri al Consiglio Straordinario non si è presentato (c’era il suo vice Verzulli) e quindi non ha fatto quel fuoco e fiamme che aveva promesso contro il PRP.


Ma i pescatori sono apoti, come diceva Prezzolini: l’aggettivo fu da lui coniato dall’unione di a-alfa (privativo che in greco antico significa NO) e poti, dal greco potos-bere, (che significa “che bevono”): cioè quelli che non se la bevono.

Sarebbe bene adesso, visti i precedenti, che gli armatori prima di mandarli in giro indicessero nuove e regolamentari elezioni interne, come avviene per statuto in tutte le associazioni o nei condomini, dove a una prima convocazione regolare di assemblea, segue l’assemblea, poi votazioni “senza esclusioni” per la nomina dei dirigenti, infine verbale di comunicazione. E quando un dirigente eletto si dimette, poi non può nascondere la lettera di dimissioni…